2.6 Portavoce e sostenitori

La seconda fase di pianificazione di una campagna per il cambio di narrazione – Unire gli elementi - consiste in otto punti che vi guideranno nello sviluppo degli strumenti e dell’approccio alla campagna. In questa pagina, ci concentriamo sul sesto punto – Portavoce e sostenitori.

ELEMENTI DELLA CAMPAGNA
  1. Messaggi
  2. Storie
  3. Slogan e hashtag
  4. Fatti
  5. Elementi visivi
  6. Portavoce e sostenitori
  7. Gruppi di discussione/pubblicazioni di riferimento
  8. Piano d’azione


 Benché gli elementi nella tabella in alto siano presentati in modo sequenziale, la realtà è che in questa fase dovrete passare più volte da uno strumento all’altro. 

Nel sesto elemento di questa fase affrontiamo un altro punto determinante per qualsiasi campagna finalizzata al cambio di narrazione che vuole creare fiducia nel pubblico a cui si rivolge: i portavoce e i sostenitori. Come sa chi si occupa di advocacy e come sottolineiamo sempre nel nostro lavoro, il portavoce spesso è importante quanto il messaggio. Con questo intendiamo dire che, se il portavoce del messaggio è considerato affidabile dal pubblico target, allora sarà molto più semplice far passare il messaggio. Se infatti ci si fida della fonte prima ancora che inizi a parlare, si parte già da una posizione di vantaggio1 . Purtroppo però è vero anche il contrario, ed è un’altra dimensione della prevedibile irrazionalità del comportamento umano. Infatti, spesso ignoriamo o bocciamo automaticamente le fonti che non conosciamo o di cui non ci fidiamo2


Scegliere i portavoce e sostenitori giusti implica due attività:


Impegnatevi a trovare portavoce e messaggeri che siano legittimati dal centro fluido

Quando pianificate la campagna, ipotizzando il miglior scenario possibile, cercate dei portavoce di cui si fida anche il gruppo più conservatore dei segmenti target centrali. Spesso si tratta di leader della comunità, giornalisti che scrivono per i quotidiani di riferimento, persone in uniforme (poliziotti, vigili del fuoco ecc.), leader religiosi e insegnanti. Un buon esempio è la rete di portavoce formata dal National Immigration Forum, che negli Stati Uniti ha un gruppo chiamato ‘Bibles, Badges and Business’. Come suggerisce il nome, il gruppo è composto da capi religiosi, poliziotti, pompieri e uomini o donne d’affari che politicamente si posizionano più a destra, ma che sostengono anche l’inclusione dei migranti e sono disposti a parlarne pubblicamente. Creando una rete simile di sostenitori, le campagne del National Immigration Forum sono molto più ascoltate dal pubblico centrale rispetto a campagne più apertamente liberali.

ESEMPIO PRATICO 5 – Deutschland Kann Das - Germania

Ecco un ottimo esempio di portavoce forte usato in una campagna nazionale. A questa campagna ha collaborato un servizio di ambulanze tedesco per cui lavorano dei rifugiati siriani. Il volontario/rifugiato dice “Questa terra mi ha dato protezione” (Dieses Land hat mir Schutz gegeben) mentre l’operatore dell’ambulanza – un portavoce forte e fidato per il centro che fornisce un servizio pubblico – risponde “Ora la proteggiamo insieme” (jetzt schützen wir es gemeinsam). Questo tipo di lavoro è un tentativo di riformulare una forte narrazione anti-migranti basata sulla paura e che ruota intorno alla minaccia posta dai giovani rifugiati maschi non accompagnati. Dall’immagine e dalla scelta del portavoce, si evince la volontà di costruire risonanza prima di creare il genere di dissonanza di cui abbiamo discusso in queste linee guida, in modo da spingere le persone a compiere una riflessione.
 
ESEMPIO PRATICO 1 – British Future – Poppy Hijab – Regno Unito
 
La lettera di presentazione della campagna pubblicata sul Daily Telegraph (una fonte fidata per il centro) è stata sottoscritta da 21 persone – nove delle quali erano membri attuali o passati del parlamento, cinque avevano un titolo nobiliare (p. es. Sir o Baron), sette erano ufficiali militari e quattro erano storici militari. Non si trattava quindi di semplici persone che sostenevano il messaggio della campagna ma erano soprattutto personalità di spicco per il pubblico del Telegraph e per il segmento centrale del Regno Unito.
 
ESEMPIO PRATICO 2 – HOPE not hate – Centro di preghiera islamico di Shrewsbury
 
Nella campagna, gli argomenti usati per far presa su un gruppo di consiglieri regionali conservatori che dovevano decidere sulla proposta di costruire un centro religioso si basavano su un valore centrale per i conservatori, ovvero il diritto alla preghiera. Sono riusciti a convincere preti/leader cristiani a consegnare il messaggio ai politici, ovvero leader della loro stessa fede religiosa e della loro comunità. 
 


 
Lavorate per trovare portavoce e sostenitori capaci e impegnati che si inseriscano bene nella campagna

Come risulta evidente dal secondo esempio, la questione dei portavoce vale sia per i potenziali volti della campagna (quindi i veri e propri portavoce), che per chi può supportare le vostre posizioni ed essere un ambasciatore temporaneo. Spesso è difficile trovare qualcuno che voglia esporsi nel ruolo di leader di una campagna, ma si può chiedere a dei sostenitori di svolgere ruoli più piccoli e delimitati e di sostenere pubblicamente il vostro lavoro. Naturalmente questo è un aspetto fondamentale da valutare quando si formano un team e un gruppo di supporto alla campagna.


Nel terzo caso, l’associazione HOPE not hate ha deciso di non mettere la propria voce e la propria faccia al centro della campagna, preferendo chiedere ai leader religiosi di farlo. Tra le diverse associazioni con cui abbiamo collaborato, emerge la consapevolezza che chi realizza la campagna potrebbe non essere il portavoce giusto per parlare con il centro fluido. Ma per qualcun altro può essere difficile da accettare perché questa consapevolezza impone di mettere da parte il proprio ego per il bene della campagna!


Da un punto di vista pratico, se la legittimità è un importante punto di partenza, è anche cruciale che i portavoce abbiano la voglia e la capacità di riuscire a trasmettere il messaggio durante la campagna. I portavoce migliori sono di solito persone con ottime capacità comunicative, che sanno parlare bene in pubblico e che sanno suscitare emozioni e coinvolgimento. Inoltre, dovete assicurarvi che condividano gli stessi vostri scopi e interessi e non si discostino dai messaggi della campagna per altri fini.

 

CHECKLIST DI PIANIFICAZIONE
Fase 2.6 Portavoce e sostenitori
  • A quali portavoce pensate per la campagna? Sono ascoltati e accreditati presso il vostro pubblico target?
  • I portavoce che pensate di usare hanno le capacità comunicative necessarie?
  • Che altro sostegno potete ricevere dalle persone ascoltate dal pubblico?
  • La scelta che avete fatto per i portavoce e i sostenitori è utile per supportare e rafforzare il messaggio della campagna?

 

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  • 1http://advocacyguide.icpolicyadvocacy.org/
  • 2Kahneman, Daniel (2011). Thinking, Fast and Slow. New York: Farrar, Straus and Giroux. & International Centre for Policy Advocacy (2012) Making Research Evidence Matter: A Guide to Policy Advocacy in Transition Countries.